Genesi 25:6

Capitolo 25

La discendenza di Abraamo per mezzo di Chetura, la sua morte e la sua sepoltura Gen 25:1-10

Dio benedice i discendenti di Isacco e quelli di Ismaele Gen 25:11-18

La nascita di Esaù e di Giacobbe Gen 25:19-26

I differenti caratteri di Esaù e Giacobbe Gen 25:27, 28

Esaù disdegna e vende la sua primogenitura Gen 25:29-34

Versetti 1-10

Alcuni giorni, anche quelli dei santi più grandi, non sono degni di nota: alcuni scivolano nel silenzio, come lo furono gli ultimi giorni di Abraamo. C'è qui la storia dei figli di Abraamo da parte di Chetura e la disposizione che diede delle sua proprietà. Dopo la nascita di questi figli, egli stabilì la sua casa con ordine, prudenza e giustizia e lo fece mentre era ancora in vita. È saggezza che gli uomini facciano quello che essi devono fare mentre sono ancora in vita, per quanto possono. Abraamo visse 175 anni: appena dopo i cento anni egli venne a Canaan e così lungamente soggiornò in un paese straniero. Se la nostra permanenza in questa vita è lunga o breve, molto o poco affaccendata, cerchiamo di lasciare una testimonianza della fedeltà e della bontà del Signore e un buon esempio alle nostre famiglie. Sappiamo che i suoi figli, Isacco e Ismaele, lo seppellirono. Sembra che Abraamo stesso li abbia avuti insieme sul letto di morte. Chiudiamo qui la storia di Abraamo e benediciamo Dio per una tale testimonianza così trionfante della fede.

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